25 Canzoni di natale: un calendario dell’avvento musicale

Porto Antico: 25 Canzoni di natale: un calendario dell’avvento musicale

Per Natale abbiamo deciso di trovare venticinque canzoni di natale da condividere con voi. Ma non saranno venticinque canzoni di Natale standard. 25 canzoni per 25 giorni, proprio come un calendario dell’evvento in musica. Insomma, sarà una playlist dell’avvento.

25 Canzoni di natale: dal folk al pop, dall’Italia a Porto Rico.

La nostra playlist spazia dal Folk al Pop, dall’Italia a Porto Rico, dall’allegro al malinconico, dal ‘700 ai giorni nostri: abbiamo fatto del nostro meglio per cercare canzoni di natale più “ecumeniche” possibile. Musicalmente parlando, s’intende.

[DISCLAIMER] Per darvi un’anteprima dei brani scelti, abbiamo scelto il servizio di Spotify, perché riteniamo sia uno dei più noti e diffusi.

LA PLAYLIST DELL’AVVENTO

1. Must Be Santa – Bob Dylan.

Apriamo le danze con un riempi pista folk di Bob Dylan. Il pezzo è Must be Santa. È del 1960, scritta da Hal Moore e Bill Fredericks. Chi avrebbe mai detto che, un giorno, avremmo sentito un premio Nobel per la Letteratura cantare sguaiatamente di barbe bianche, piccole renne e nasi color ciliegia? E invece, eccoci qui.

2. Jingle Bells Rock – Bobby Helms.

È un Natale ricco di Rock and Roll originario quello che viene fuori dalla voce di Bobby Helms: un po’ tradizionale, un po’ anticonformista, un po’ melanconico. Al cinema è usatissimo: a noi piace ricordare questo pezzo come tema introduttivo di Arma Letale. Sessant’anni il pezzo; trenta il film. Più classici del vischio.

3. Hedwige Theme from Harry Potter – John Williams.

Buttate via il moscato e riempite i calici di Burrobirra. Questo pezzo è pieno di magia: magia natalizia per ¼; magia vera per 9 e ¾. Il compositore, Sir John Williams, non ha bisogno della nostra introduzione: sessantaquattro (64) anni di carriera, la stima incondizionata di Steven Spielberg e cinque (5) Statuette per la migliore colonna sonora. Un po’ Schiaccianoci, un po’ supereroistica, questa traccia conferisce la giusta “aura” alla vostra playlist natalizia. Provate, non ci sono trucchi.

4. Natale allo Zenzero – Elio e Le Storie Tese.

Fin dall’album Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu si può ben dire che gli EelSt siano dei signori musicisti. Lo sanno tutti. È un fatto. Un altro fatto certo è che gli EelST siano sinonimo di Natale, almeno quanto il presepe. Potevamo scegliere Babbo Natale 2000, Baffo Natale o Natale Imminente e invece abbiamo scelto questa. Non vi resta che metterla su e gridare tutti quanti “EUPEPSIA!”.

5. Merry Christmas (I don’t want to fight tonight) – Ramones.

Dopo gli Elii ci stanno i Ramoni: forse non c’è un chiarissimo filo logico che collega la Brianza con il Queens, ma per noi la sequenza è quella giusta. La traccia in questione è l’ultima di Brain Drain del 1989. Il testo è vero punk: io ti amo; tu mi ami; a Natale non si litiga. Punto. Come dargli torto?

6. Adeste Fideles – Bing Crosby.

Torniamo per un attimo a una tradizione tanto antica che non si sa dove sia iniziata. Forse in Irlanda, di sicuro in Francia, nel 1743 circa. È un canto natalizio di origine cattolica – non c’è dubbio – ma non l’abbiamo inserito per questo. Questa è l’Adeste Fideles di Bing Crosby cantante e attore americano a cui, probabilmente, si deve la moda dell’interpretazione in chiave POP delle canzoni di Natale. Sentite come uno nato a Tacoma – Stato di Washington – dice “Regem angelorum” e capirete cosa intendevamo per “ecumenico”. Delizioso.

7. Thank God it’s Christmas – Queen.

La canzone parte con una batteria che ci ricorda che questo pezzo è del 1984, in pieno periodo The Works, tutto baffi, giacche di pelle e Ray-Ban a specchio. Pochi secondi dopo, però, inizia il cantato. Freddie Mercury appare in ogni classifica delle migliori voci del rock: per Classic Rock è il primo; per Rolling Stone solo sedicesimo. Ma la posizione, a noi, interessa poco. Ascoltatela oggi, perché la sua voce è bellezza e la bellezza è salvifica: questo è ciò che serve, a Natale.

8. Santa Baby – Madonna.

Nel grande regno del POP, lei è una delle stelle più splendenti e – sicuramente – più durature: una vera regina. Qui interpreta un pezzo del 1953 con un testo ironico, ammiccante e volutamente superficiale. L’intenzione con cui canta è ispirata più a Marylin Monroe che alla versione originale di Eartha Kitt. Il risultato è piuttosto pepato, diciamo.

9. Santa Claus Goes Straight To The Getto – James Brown.

Niente letterine spedite via posta. Niente messaggi legati ai rami di un albero. Qui c’è James Brown in persona che dice a Santa Claus esattamente cosa deve fare. E se a dirglielo è il “padrino del Soul” potete stare certi che Santa Claus lo farà.

10. Lo schiaccianoci – Leopold Stokowski + Philadelphia Orchestra.

Questa è estremamente natalizia. Per Ciajkovskij? No. Per Fantasia, ovviamente! Un film d’animazione del 1940 che tutti hanno visto e che molti ricordano con terrore per l’improvvisa apparizione del demone Chernabog. Nel dettaglio, il brano che condividiamo è tratto dal secondo episodio, la Danza della Fata Confetto. Fantasia fu un flop ai botteghini. Oggi ne celebriamo il mito. Una lezione sui sogni, si potrebbe dire.

11. L’uccisione di Babbo Natale – Francesco De Gregori.

Non è proprio la canzone da sentire con la nonna mentre si chiudono i tortellini, però è poco nota ed è bella, bella davvero. Siamo nel 1976, nell’album Buffalo Bill. Non state ad analizzare criticamente il testo: non c’è niente da capire. C’è la voce di De Gregori, una chitarra e una canzone con sette strofe e senza ponti o ritornelli.

12. Christmas day – Dido.

Sentite Florian Cloud De Bounevialle O’Malley Armstrong: ci vuole raccontare qualcosa dal Regno Unito o, più probabilmente, dal Regno del Piccolo Popolo.
Tutti la conoscono semplicemente come Dido.
E chissà a cosa stesse pensando Dido quando descrisse questo suo ipotetico giorno che, nonostante le conga nella sezione ritmica, è una perfetta poesia natalizia. Estratta dal primo album, No Angel, è un brano dolce e impalpabile, come una spolverata di neve su una città di mare.

13. Last Christmas – Wham!

Gli ’80 sono tornati prepotentemente con i fuseaux (oggi leggings), i risvolti alti nei jeans, le Vans e il mallet (abbinato alla barba). Questo brano, invece, non ha mai smesso di essere popolare dal 1984 a oggi. Questi sono gli Wham! ovvero sia George Michael più un chitarrista di cui nessuno ricorda il nome (non ce ne voglia Andrew Ridgeley). Nel testo ci sono, amore, rotture, gelosia, rimpianti e Atmosfera Natalizia, come sottolinea il video girato in uno chalet innevato. Doveva chiamarsi Last Easter, ma l’etichetta volle spostare il calendario. Bene così, diciamo noi.

14. Feliz Navidad – José Feliciano

Visto che la pianta chiamata Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) è originaria del Messico non vediamo nessun valido motivo per escludere dalla nostra playlist questo pezzo di Josè Feliciano da Porto Rico. La sezione dei fiati non vi mette allegria? Un’altra cosa che ci piace sono le strofe: una in spagnolo e una in inglese, così il messaggio è comprensibile per circa un miliardo di persone.

15. Christmastime – Smashing Pumpinks

Abbiamo cercato da tutte le parti, ma – niente – questo pezzo è stato scritto proprio da Billy Corgan. Cioè, leggendo il testo, si potrebbe pensare che sia una canzone tradizionale coverizzata dal gruppo di Chicago. Invece no, l’ha scritta Corgan. E non parliamo del Corgan degli Zwam, perché la compilation da cui è tratto questo pezzo, A Very Special Christmas 3, è del 1997, cioè tra Mellon Collie and the Infinite Sadness (una pietra angolare dell’alternative rock) e Adore (dove il buon vecchio Billy si aggira vestito da prete malvagio). Ora chiediamocelo ancora: Cosa riesce fare il Natale?

16. Winter Wonderland – Tony Bennet

Qui si va sul velluto della voce di Mr. Tony Bennet, il più grande crooner vivente. All’inizio della carriera, doveva sostituire il vuoto lasciato da Frank Sinatra, senza imitarlo. A 90 anni suonati, ha fatto uscire un album in cui duetta praticamente con chiunque, da Lady Gaga a Bocelli: che ne dite, è riuscito nell’impresa di essere sé stesso?

17. Canto di Natale – Modena City Ramblers

Non c’entra Dickens, non sono i Pogues, ma qualcosa di molto più nostrano: in questa ballata c’è (la) buona parte della prima poetica di MCR: quella in cui non si capisce se Alberto Morselli stia raccontando l’Irlanda o la bassa modenese; la Guinnes o il Lambrusco. È bello pensare che, tra i tanti generi, il folk sia il più disponibile a lasciarsi “contaminare”, come in una fratellanza musicale tra i popoli. È bello pensare che Natale sia il momento giusto per unire le persone e riportare tutto a casa.

18. Early Christmas Morning – Cyndi Lauper

Molto Pop, un pizzico di New Wave e un po’ di Punk spuntato: questo era Cyndi Lauper negli ’80. Una voce comunque notevole, per quel che ci riguarda. Ma, tornando al Natale, chi non si è svegliato all’alba per aprire i regali? Ecco il tema della canzone e il motivo del titolo. C’è anche una spruzzata di folk e qualche “Hi-ha” da cowboy seminato qui e là, che fa allegria.

19. Rudolph The Red Nosed Reindeer – John Denver

Per chi non lo sapesse, Rudolph è distinguibile dalle altre renne grazie al suo naso rosso e luminoso: è un’icona natalizia relativamente recente uscita dalla penna di Robert L. May nel 1939. All’epoca, il magico cervide era protagonista di un testo pubblicitario. Ma c’è di più. La canzone dedicata alla cosiddetta “Nona Renna di Babbo Natale” – qui interpretata in stile picking da John Denver – è stata scritta dal cognato dello stesso May, tale Johnny Marks. Quando si dice le tradizioni familiari, eh?

20. Christmas (Baby Please Come Home) – U2

C’è stato un momento particolare della carriera degli U2 in cui Bono avrebbe potuto cantare anche l’elenco telefonico, pagina dopo pagina, ed entusiasmare le folle. Ecco perché, tra le tante disponibili, abbiamo inserito la loro versione di questo pezzo scritto da Phil Spector, Ellie Greenwich e Jeff Barry e inciso per la prima volta nel 1963 da Darlene Love.

21. Christmas Lights – Coldplay

Spulciando la pagina di Wikipedia della band inglese si legge che avrebbero uno “stile paragonabile ai Radiohead” e, quindi, non siamo più certi della validità delle altre informazioni. Di fatto, sono 19 anni che, pur non spostando il metronomo di una tacca, Chris Martin e soci vendono milioni di dischi. Il pezzo che condividiamo è del 2010 ed è stato scritto appositamente per vendere altri milioni di dischi. Però fa atmosfera.

22. Santa Claus Is Comin’ To Town – Bruce Springsteen

Il boss è il boss.

23. I Saw Three Ships – Sting

Considerando che Betlemme non ha sbocchi sul mare, non si sa bene dove possano attraccare queste tre navi. Però, c’è questa canzone tradizionale inglese, databile tra il XVI e il XVII secolo, arrangiata con grazia da Sting che ci mette un po’ di tamburi e un flautino che fa tanto Rinascimento. Ci invita a ballare, ci racconta una storia, ci presenta un viaggio (iniziatico), tutto incastonato in una filastrocca.

24. Joy To The World – Aretha Franklin

Non vi racconteremo che si tratta un canto cristiano, natalizio, basato nientedimeno che su una melodia di Georg Friedrich Händel. No, no e no. Noi vi chiediamo solo, nell’arco della giornata della Vigilia, di mettere su questo pezzo interpretato da Aretha Franklin. È un angelo dal paradiso? Un demone del soul? Fate voi, ma, per favore, lasciate che canti.

25. Happy Xmas (War Is Over) – John Lennon e Yoko Ono

Un vinile verde (in Europa), la puntina che crepita, John e Yoko che sussurrano gli auguri ai loro figli: così inizia questa canzone-racconto che ha le sue radici compositive nella musica folk. Una scelta banale, per il giorno di Natale? Può essere. Però ci sono quelle parole lì, semplici e chiare, che dal ’71 stanno aspettando di acquistare un significato compiuto. La guerra è finita. Se lo vuoi. Una scelta banale, certo, ma – ehi – oggi è Natale.

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Fonte. Porto Antico

Di Staff_ReteGenova

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