4 / 8 luglio 2018 InMareFestival 2018

INMARE FESTIVAL 2018

4 lug – Note Di Vise (musica) / 6 lug – Dove cresce l’ulivo (spettacolo-concerto multimediale) / 8 lug – Magnificat di Alda Merini (Teatro – con il Premio Ubu Arianna Scommegna)

 

Mercoledì 4 luglio

Ore 21.30 – Camogli, Porticciolo – ingresso libero

NOTE DI VISE – Concerto ‘in barca’

di Stefano Quarantelli e Francesco Taliente

Una goletta messa a disposizione dalla cooperativa pescatori di Camogli e ormeggiata nel porto è il palcoscenico unico e suggestivo di un concerto ispirato alle sonorità, sia antiche che contemporanee, della musica mediterranea e ligure.

Stefano Quarantelli nato a Camogli nella zona porto è autore e compositore del brano Camoggi presentato nel maggio del 2017 al Teatro sociale di Camogli” , attualmente l’artista ha composto il Brano Nuovo Aiuto di Dio dedicato al Leudo di Sestri Levante che sarà presentato con identica composizione teatrale il 2 Agosto 2018 nel porto di Sestri Levante (Molo ADUA) regalando una musica di bandiera anche al comune sestrese che vanta anch’esso una storia antica di pesca, commerci e navigazione. L’autore si avvale della collaborazione artistica musicale di Fancesco Taliente – chitarra ‘scuola Beppe Gambetta’ – con cui forma il duo chitarristico “Note Di Vise”: strumentazione 12, 8 e 6 corde, sonorità particolareggiate e accordature aperte, in una serie di melodie uniche nel loro genere.

Venerdì 6 luglio

Ore 21.00 – Camogli, Teatro Sociale – ingresso con offerta libera

DOVE CRESCE L’ULIVO – da “Breviario Mediterraneo” di Predrag Matvejevic

con Silvio Ferrari

Musiche di Bubi Senarega, eseguite da Dado Sezzi (percussioni), Dino Repetto (voce e tastiere), Alessio Siena (Chitarra), Daniele Pinceti (Basso), Daniela Piras (Flauto).

Il titolo di questo spettacolo è una citazione tratta dal libro “Breviario Mediterraneo” di Predrag Matvejevic, pubblicato in Italia nel 1987 e tradotto in altre venti lingue. L’autore infatti nel suo testo afferma che “l’antica saggezza insegnò che il nostro mare arriva fino a dove cresce l’ulivo”. Questa immagine di riferimento ha certamente un valore simbolico. E sotto questo aspetto aver portato il nostro spettacolo nell’isola di Malta è stato come recitare e cantare nel teatro centrale del Mediterraneo. La struttura della composizione è concettualmente semplice: abbiamo estrapolato alcuni temi di primaria importanza dalle molte pagine del libro: il paesaggio, le lingue parlate, il territorio e i suoi colori, l’immensa varietà di oggetti, la diversità delle culture, la presenza di città e porti, la storia e la durata dei mestieri e delle produzioni , i popoli che vivono sul Mediterraneo, la supremazia del mare e delle onde sia nella vita e che nei sogni, la percezione del tempo che passa cambiando la realtà o trattenendola in sé. Presentiamo questi temi in tre forme: la narrazione parlata (Silvio Ferrari) , la canzone, con testi composti in dialetto genovese e messi in musica da Buby Senarega (autore che ha dedicato gran parte della sua attività alla valorizzazione di questa lingua parlata), la proiezione ininterrotta di centinaia di immagini scattate in tutto il Mediterraneo dal fotografo genovese Giorgio Bergami. Rispettando l’autonomia di ciascuno di questi tre mezzi di espressione, Bruno Costa ha costruito un leitmotiv che utilizza ed elabora le diverse influenze musicali per collegare tutti i temi, passando da un argomento all’altro, in un unico racconto con la narrazione e le canzoni. Tutte le canzoni e le melodie ruotano intorno a una sola tonalità, il Mi, come a simboleggiare tutte le diverse culture che vivono attorno allo stesso mare Mediterraneo.

Domenica 8 luglio

Ore 21.00 Visita guidata alla Mostra degli Ex Voto marinari – offerta libera

Ore 21.30 – Camogli, Chiostro del Santuario di N.S. del Boschetto – € 22 spettacolo in abbonamento

MAGNIFICAT – di Alda Merini con Arianna Scommegna

regia di Paolo Bignamini

Le brucianti parole della poetessa milanese dedicate alla Vergine Maria, nell’appassionata interpretazione di Arianna Scommegna che restituisce tutta la carnalità, l’intimità e il mistero di questo capolavoro.

Nel Magnificat di Alda Merini, l’umanità di Maria fa emergere una potente contraddizione: la vastità del divino sa trovare spazio in un corpo, e per giunta nel corpo di una ragazzina. Così incontriamo lo spavento e la speranza, lo sgomento e lo stupore, il dubbio e la certezza di quella che sarà la madre di Dio. Questo contrasto trova il suo compimento nell’accettazione del Mistero. La poesia di Alda Merini, nelle parole di Maria, riesce infatti a far coesistere lo smarrimento presente, il ricordo dell’innocenza passata e la dolorosa consapevolezza dell’avvenire. Maria è, nel medesimo tempo, se stessa, la ragazzina che era e la madre di Dio che sarà. Un cortocircuito vertiginoso e inafferrabile. Ed è proprio della grande poesia consentirci di scorgere questo incomprensibile.

Nata a Milano nel 1973, Arianna Scommegna si diploma come attrice presso la “Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi” di Milano. È Premio Lina Volonghi ’96, Premio della Critica 2010, Premio Hystrio 2011 e Premio Ubu 2014. È socia fondatrice della compagnia teatrale A.T.I.R. di Milano, con la quale ha recitato negli spettacoli diretti da Serena Sinigaglia. Con la regia di Peter Stein ha recitato nello spettacolo Ritorno a casa di Pinter nel ruolo di “Ruth” (per il quale ha vinto il Premio Ubu 2014), tuttora in tournée in diversi teatri italiani. Con la regia di Gigi Dall’Aglio ha recitato negli spettacoli: “Terrore e miseria del terzo Reich” di Brecht. Cleopatràs e Mater Strangosciàs di Testori, attualmente in tournée dal 2009 in diversi teatri italiani. Con la regia di Gabriele Vacis ha recitato negli spettacoli: La Molli, divertimento alle spalle di Joyce” di Vacis e Scommegna, in tournée dal 2001.

TEATRO SOCIALE CAMOGLI

Piazza Giacomo Matteotti, 5 –  Camogli (GE) – Tel. 0185 1770529 – www.teatrosocialecamogli.it

Ufficio stampa Marzia Spanu

 

 


Di Staff_ReteGenova

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