Da mercoledì 25 ottobre a martedì 31 ottobre al Teatro della Tosse e a La Claque in scena 8 titoli diversi per più di 10 repliche, oltre agli spettacoli del Festival della Scienza ospitati nella sala Agorà dal 27 ottobre.
Giovanna detta anche Primavera (25-27 ottobre)
Art Battle (25 ottobre)
Nessuna voce dentro (26 ottobre)
Sotto a chi ciocca (26 ottobre)
TBC Trio (27 ottobre)
Moi (28-29 ottobre)
Hamlet in Rebibbia (30 ottobre)
Andy Warhol superstar (31 ottobre – 5 novembre)
25-27 ottobre
Teatro della Tosse
Giovanna detta anche Primavera
di Valentino Mannias
con Valentino Mannias, Luca Spanu, Giaime Mannias
musica Giaime Mannias, Luca Spanu
luci Matteo Zanda
audio Giorgia Mascia
regia Valentino Mannias
produzione Sardegna Teatro con il sostegno della Rete #giovanidee
Tutto inizia dalla voce di una dea che con una musicalità ormai scomparsa, ispira un gruppo di interpreti tra musici ed attori. Giovanna,16 anni, tardava spesso per la cena mentre Paolino la intratteneva sulle scale davanti a casa sua con le novità sui nuovi amori del paesino. Così tutte le sere, senza mai poter entrare, fino al giorno in cui lui venne chiamato per la guerra.
Rimasta sola, il tempo passava contrariamente al ricordo di lui…
A distrarla un po’ la primavera, le domeniche al terreno lì in pianura, immersa nella dilaniante natura della gioventù.
Carlo, un ufficiale napoletano in congedo in Sardegna, vedendola passeggiare davanti alla Chiesa di Santa Maria pensò di portarla lontano, di curarsene e di renderla felice.
Il padre di lei, carabiniere, sentì il dovere di accettare, la madre fu contenta e lei annegò in un profondo silenzio di isola. La dea ammonisce: «Rimani attento a chi ti sposi!»
25 ottobre
La Claque
Art Battle
La Claque
pittori hanno 20 minuti di tempo per trasformare le loro bianche tele in capolavori, il pubblico ne decreta il vincitore. Ogni volta è uno spettacolo nuovo, una notte veramente affascinante e creativa per la comunità di artisti. Iscrivetevi online per dipingere all’evento su www.artbattle.com
26 ottobre
Teatro della Tosse
Nessuna voce dentro
di e con Massimo Zamboni
con Angela Baraldi e Cristiano Roversi
collaborazione a regia e drammaturgia di Mariano Dammacco
fonica e luci Simone Filippi
E’ il 1981, Massimo Zamboni ha 24 anni, e più che scappare dalla provincia emiliana è alla ricerca di un indefinito sé. Berlino, in quella lunga estate, è una città di giovani e di musica, di voglia di futuro, di case occupate: un mix irripetibile di intensità e fragilità. E poi c’è il Muro. Entra in scena sommessamente, quasi soffocato dalla vitalità dell’esperienza cittadina, per poi impadronirsi dello spazio e del senso rivelandosi come autentico coprotagonista del racconto. Nella girandola di situazioni, tra i giorni a servire ai tavoli di un ristorante italiano e le notti a inseguire il sogno più underground, si fa strada la consapevolezza che sia pressoché impossibile uscire dal proprio guscio identitario.
26 ottobre
La Claque
Sotto a chi ciocca
I PIRATI DEI CARUGGI
E lo fanno con il chiaro intento di “cioccare”, termine tecnico dal duplice significato: dare di matto e farsi grasse risate. I “Fanatici 4” hanno il coraggio di ripresentarsi al pubblico armati di nuove idee, ma fedeli allo stile comicamente strabico che li porta con un occhio a guardare il punk e con l’altro a friggere il classico.
Inalterato, almeno a livello anagrafico, il cast: composto dal poliedrico e super-operativo Alessandro Bianchi, dal graffiante e sopraffino Fabrizio Casalino, dall’imprevedibile e geniale Andrea Ceccon e dallo stupefacente e pericoloso Enrique Balbontin. Costretti a rinnovarsi settimanalmente dai continui sold-out, i Pirati si preparano ad affrontare questi 28 giovedì con il consueto inspiegabile ottimismo, increduli alla prospettiva di dovere lavorare sul serio.
Sul palco si alterneranno personaggi, monologhi, scenette, canzoni, balletti, qualche rutto e tanta tanta Liguria. Tutte cose che tra un pezzo e l’altro vi faranno dire: Sotto a chi ciocca!
27 ottobre
La Claque
TBC TRIO
L’amicizia è alla base di questa trio inedito, formato da due musicisti genovesi, Marco Tindiglia e Rodolfo Cervetto, e dal bassista algerino Michel Benita. L’idea nasce dalle numerose collaborazioni del chitarrista Marco Tindiglia con il batterista Rodolfo Cervetto e con Michel Benita, con il quale partirà in tournée la prossima primavera come nuovo membro del quartetto di Andy Sheppard. Brani originali di Tindiglia e Benita verranno proposti in una nuova chiave di lettura, in un intreccio musicale unico firmato Gezmataz.
28-29 ottobre
Teatro della Tosse
Moi
liberamente tratto dalla Corrispondenza di Camille Claudel
di Chiara Pasetti
regia di Alberto Giusta
con Lisa Galantini
costumi di Morgan-Maison Clauds Morene Novara
elementi scenici Renza Tarantino
Associazione Culturale “Le Rêve et la vie” – Fondazione Luzzati/Teatro della Tosse
Voler raccontare oggi un personaggio come Camille Claudel, scultrice francese morta dopo trent’anni di internamento in ospedale psichiatrico, è un privilegio e insieme una sfida. Ci vuole la giusta dose di follia e di pragmatica lucidità. Non è una femmina facile, incarna un universo scomodo perché di talento eccelso, si muove sul palcoscenico della vita come un animale ruvido e fragile al contempo, e non si comporta mai da vittima anche se è lei stessa vittima della società maschilista in cui vive. Lisa Galantini, sapientemente diretta da Alberto Giusta, ne rende concrete e moderne le infinite sfumature.
Lo spettacolo rende omaggio alla sua vocazione e alla sua complessa personalità, e vuole regalare allo spettatore quella lezione artistica e umana che lei ha incarnato: semplicità intesa come ricchezza e cura febbrile del particolare al servizio del tutto che diventa, nelle sue mani, sublime.
30 ottobre
Teatro della Tosse
Hamlet in Rebibbia
da W. Shakespeare
traduzione, adattamento e regia di Fabio Cavalli
versione in lingue regionali di Francesco De Masi
musiche in scena di Franco Moretti – Orchestra Popolare Romana
con la partecipazione di Vanessa Cremaschi (Gertrude – anche violino, canto e danza)
e Chiara David (Ofelia, anche violino, chitarra, canto e danza)
scene di Fabio Cavalli e Alessandro De Nino
costumi di Paola Pischedda
regia video di Fabio Cavalli e Gianluca Rame
direttore della fotografia Paolo Modugno
allestimenti tecnici Flow Up – Direttore tecnico Frediano Iraci Sareri
disegno luci Alessio Pascale
suoni in presa diretta Easy Light
Nell’Amleto si rispecchiano i destini di molti degli attori della Compagnia. E i destini di tutti noi. Se c’è del marcio nell’antica Danimarca, come ce la passiamo, oggi, fra Roma, Napoli e Reggio Calabria? Quali faide, tradimenti e lotte fra clan, coprono di sangue le strade delle città, fino a macchiare i palazzi di un potere lontano ed oscuro? Dalla Fortezza di Elsinore al Maschio Angioino il salto spazio-temporale è quasi impercettibile. L’Amleto è cronaca di oggi ed emblema universale della dialettica fra Vendetta e Giustizia.
31 ottobre – 5 novembre
Teatro della Tosse
Andy Warhol superstar
ideazione e regia Laura Sicignano
con Irene Serini
testo di Laura Sicignano e Alessandra Vannucci
scene di Emanuele Conte
luci, video e suono di Luca Serra
costumi di Daniela De Blasio
coproduzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse / Teatro Cargo
con il patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America
on lui si apre l’epoca dell’arte contemporanea, così come la intendiamo oggi. Se nel calendario della musica pop c’è un ante e un post Beatles, l’unico fenomeno culturale e mediatico degli anni Sessanta in grado di rivaleggiare con Warhol, allo stesso modo in quello dell’arte dobbiamo parlare di un “Before Andy” e di un “After Andy”. Soprattutto, Andy Warhol è stato capace di intuire e anticipare i profondi cambiamenti che la società contemporanea avrebbe attraversato a partire dall’era pop, da quando cioè l’opera d’arte comincia a relazionarsi quotidianamente con la società dei massmedia, delle merci e del consumo. Nella Factory, a New York, non solo si producevano dipinti e serigrafie: si cambiava la storia del costume, si faceva cinema, musica rock, editoria, si attraversavano nuovi linguaggi in una costante ricerca d’avanguardia.
Lo spettacolo indaga la biografia intima di Andy a confronto con quella pubblica: la sua curiosità per tutto ciò che era trasgressivo ed estremo e la sua fede cattolica, il rapporto con la madre, con gli USA, con i soldi e il potere, con il sesso e la castità. La sua vita è una fiaba sinistra in cui un bambino povero è trasformato in un principe delle tenebre che soccombe alla solitudine e alla tristezza, in mezzo ad una folla stravagante di cortigiani pazzi. Oppure Andy fu uno straordinario self made man capace di costruirsi un’immagine pubblica in grado di vendere milioni di dollari? Alcuni critici hanno detto che sono il nulla in persona e questo non ha aiutato per niente il mio senso dell’esistenza. Poi mi sono reso conto che la stessa esistenza non è nulla, e mi sono sentito meglio. Being good in business in the most fascinating kind of art.
Prezzi e info dettagliate sul sito www.teatrodellatosse.it
Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
piazza Renato Negri, 6/2
16123 Genova
tel 010 2487011