TEATRO DELLA TOSSE
8 novembre, ore 20.30
ESERCIZI PER VOCE E VIOLONCELLO SULLA DIVINA COMMEDIA DI DANTE con CHIARA GUIDI
voce Chiara Guidi
violoncello Francesco Guerri
cura del suono Andrea Scardovi
cura Stefania Lora, Elena de Pascale
Produzione Societas
L’8 novembre lo spettacolo ESERCIZI PER VOCE E VIOLONCELLO SULLA DIVINA COMMEDIA DI DANTE, ricerca vocale e musicale sulla poesia di Dante con Chiara Guidi, Socìetas Raffaello Sanzio, con il violoncellista Francesco Guerri, apre una finestra dedicata alla bellezza. L’attrice e il musicista attraversano cinque Canti dell’Inferno dantesco: Il cuore del lavoro è l’esplorazione amorevole e millimetrica del senso, del suono, del “corpo” della voce umana e del violoncello messi alla prova e quindi trasformati dalla potenza, per se stessa sonora, delle parole di Dante.
Chiara Guidi si laurea in Lettere moderne all’Università di Bologna, per poi fondare, assieme al marito Romeo Castellucci, a Claudia Castellucci e a Paolo Guidi, la compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio nel 1981, occupandosi di curare il ritmo drammatico delle rappresentazioni, e la preparazione vocale e recitativa di ogni attore della compagnia.
Nel 1996/97 viene assegnato al Giulio Cesare della Socìetas Raffaello Sanzio il Premio Ubu come miglior spettacolo della stagione.
Nel 1999/2000 viene assegnato al Genesi della Socìetas Raffaello Sanzio il Premio Ubu come miglior spettacolo della stagione.
Nel 2003/2004 viene assegnato il Premio Ubu speciale al ciclo di spettacoli della Tragedia Endogonidia della Socìetas Raffaello Sanzio.
Nel 2009 è stata direttrice artistica di Santarcangelo dei Teatri – Festival Internazionale del Teatro in Piazza, in un triennio (2009-2011) concertato insieme a Enrico Casagrande dei Motus e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe.
A fianco dell’attività teatrale, si è occupata nel tempo di teatro musicale e di didattica infantile.[1] Negli ultimi anni ha collaborato con musicisti come Scott Gibbons, Blixa Bargeld, Alexander Bălănescu e Teho Teardo.
e parole di Dante suonano ancora prima di farsi capire. Non hanno bisogno del suono della voce, né, tantomeno, di un violoncello.
Ogni suono che le accompagna è perdente, perché sui versi di Dante, non si possono scrivere partiture.
Eppure tra la voce e Dante si crea, sempre, uno spazio.
Lì, allora, abbiamo deciso di fare esercizio per mettere alla prova il violoncello e la voce umana.
Per trasformarli.
Uno dopo l’altro, i canti, li attraverseremo tutti e passo dopo passo saranno la nostra scuola.
Ci occorre tempo.
Chiara Guidi
Biglietto: 15 euro
Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS