ALL’ACQUARIO DI GENOVA UNA TAVOLA ROTONDA CON MARIA CRISTINA FINUCCI FONDATRICE DEL “GARBAGE PATCH STATE”

ALL’ACQUARIO DI GENOVA UNA TAVOLA ROTONDA CON MARIA CRISTINA FINUCCI FONDATRICE DEL “GARBAGE PATCH STATE”

A conclusione, la firma del Protocollo d’Intesa con il “Garbage Patch State”

 

4 dicembre 2017 – Si è svolta questo pomeriggio all’Acquario di Genova un’importante tavola rotonda sul tema dell’inquinamento da plastica negli oceani con Maria Cristina Finucci, fondatrice del Garbage Patch State riconosciuto come Stato dall’UNESCO nel 2013. L’incontro è stato organizzato nell’ambito della mostra “An Ocean Free of Plastic”, ospitata dall’Acquario fino al 10 dicembre in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America e la Fondazione Acquario di Genova Onlus .

 

La tavola rotonda è stata aperta da Beppe Costa, Presidente di Costa Edutainment e Nicola Costa, Presidente Fondazione Acquario di Genova Onlus e moderata da Antonio Di Natale, Segretario Generale della Fondazione Acquario di Genova Onlus. Ha coinvolto i referenti di importanti soggetti nazionali e internazionali che si occupano di tematiche ambientali: Kathleen Salyer, Vice Direttore dell’Ufficio della Conservazione e Recupero delle Risorse presso l’Environmental Protection Agency (EPA) del Governo statunitense, Antonello Ciotti, Presidente di COREPLA, Serena Carpentieri, Responsabile Campagne Legambiente, Maria Cristina Finucci, fondatrice del “Garbage Patch State”, Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità WWF Italia, Federico Di Penta, Relazioni Internazionali di Marevivo.

 

L’incontro ha avuto lo scopo di promuovere il dibattito su una delle sfide globali prioritarie inserita dall’ONU tra gli Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile da perseguire entro il 2030.

Ogni anno enormi quantità di rifiuti plastici vengono scaricati nell’oceano: uno degli esempi più tipici è rappresentato dalle bottiglie di plastica che possono permanere in un ambiente salato fino a 400 anni. I rifiuti plastici costituiscono una percentuale altissima della totalità dei rifiuti presenti in mare (tra 60 e 80%) e moltissimi sono imballaggi o contenitori monouso. In alcune aree la quantità di plastica è cinque volte maggiore rispetto a quella del plancton ed è stato calcolato che queste, in aggiunta alle zone con alta concentrazione di rifiuti plastici decomposti, formano un’area pari a quella dell’Africa. Esistono cinque isole galleggianti di plastica negli Oceani per una superficie complessiva di oltre 15,9 milioni di chilometri quadrati (fonte The Garbage Patch State). Il World Economic Forum sostiene che, senza alcuna azione significativa, nel 2050 nell’Oceano ci saranno più rifiuti plastici che pesci.

La causa principale dell’inquinamento da plastica in mare, come evidenziato da tutti gli interventi, è una cattiva gestione dei rifiuti a terra, che arriva a contribuire al problema in mare per una percentuale pari al 54%, seguita da rifiuti plastici derivanti da attività di pesca e acquacoltura (11%).

Allo scopo di sensibilizzare su questo tema, dLaallo scorso fine ottobre, l’Acquario di Genova ha dedicato una vasca proprio alla “plastico-medusa” o Plasticobursa medusoides come ironicamente riportato nella didascalia, abitante di tutti i mari del mondo e spesso fonte di nutrimento, con conseguenti gravi problematiche per la salute o addirittura decesso di animali marini quali le tartarughe.

 

A conclusione della tavola rotonda, è stato firmato un Protocollo d’intesa con il Garbage Patch State per sancire l’impegno comune in progetti che contribuiscano fattivamente a migliorare la situazione ambientale relativa alla presenza della plastica in mare e sviluppare attività  per la sensibilizzazione e l’educazione del pubblico.

 

La mostra “An Ocean Free of Plastic”

“An Ocean free of Plastic” è una mostra interattiva che nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Stato USA, la Commissione Europea, l’Acquario Nazionale Danese a Copenhagen e l’ONG Plastic Change

Partita da Copenhagen, la mostra ha toccato Tallinn a marzo, Lisbona a maggio, quindi Malta in coincidenza con l’edizione 2017 della conferenza “Our Ocean”, e, unica tappa italiana, l’Acquario di Genova che la ospita fino al 10 dicembre 2017 nel Padiglione Cetacei grazie alla collaborazione di Costa Edutainment e della Fondazione Acquario di Genova Onlus.

 

È articolata in aree interattive con video, audio e anche una cabina fotografica dove i visitatori potranno postare le loro foto sui social media come testimonianza del loro impegno contro l’inquinamento da rifiuti plastici (per es., usare bottiglie d’acqua riutilizzabili, acquistare cosmetici privi di micro plastiche, fare la spesa solo con sacchetti riutilizzabili o raccogliere i rifiuti plastici).

Oltre a descrivere l’impatto che le micro plastiche hanno sugli oceani, l’esposizione fornisce esempi pratici di azioni che chiunque può intraprendere per far sì che tali rifiuti non si riversino in mare. La visita alla mostra è parte integrante del biglietti di visita all’Acquario di Genova.

 

Ufficio stampa Costa Edutainment

Tel. 010/2345240 stampa@costaedutainment.it

 

 

Ufficio stampa

Emanuela Ratto

COSTA EDUTAINMENT SPA

Acquario di Genova

Area Porto Antico, Ponte Spinola 2

16128 Genova

www.acquariodigenova.it

 COSTA                logo fondo bianco piccolo

Di Staff_ReteGenova

Vedi anche

Da lunedì 6 maggio 2024 la riapertura dell’Ufficio “Sovvenire”

Arcidiocesi: Da lunedì 6 maggio 2024 la riapertura dell’Ufficio “Sovvenire” L’ufficio Sovvenire-Servizio per la promozione …