Castello D’Albertis: “Foroba Yelen. Trasformare l’albero in luce”: Incontro con Matteo Ferroni

Sabato 13 gennaio alle ore 16 a Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo “Foroba Yelen. Trasformare l’albero in luce”, incontro con l’architetto Matteo Ferroni, che ha progettato il lampione mobile.

 
Con un racconto che unisce etnografia e design, l’autore ripercorre l’origine del progetto e la dimensione simbolica della luce.

Ingresso libero

Con le parole Foroba Yelen, in lingua bambara, viene tradotta l’idea di base del lampione mobile progettato dall’architetto Matteo Ferroni: luce comunitaria, luce condivisa, in una civiltà che vive sotto il chiaro di luna e al bagliore delle torce elettriche. Attraverso la dimensione simbolica del linguaggio, della religione e del tempo è stato introdotto un concetto nuovo ed allo stesso tempo antico: illuminare la vita. Matteo Ferroni ha cercato di trasformare l’ombra dell’albero in luce per offrire un tappeto di luce dove svolgere le attività collettive. Infatti, mentre la luna misura il tempo religioso e la torcia elettrica agisce sullo spazio, l’ombra dell’albero agisce sulla persona trasformando l’individuo in membro della comunità.
 
La sfida su cui si è basata l’ideazione del lampione è stata creare unione fra l’oggetto, la cultura e la natura, sottolineando la luce come fenomeno culturale piuttosto che tecnologico.
I lampioni sono diventati oggetti gestiti collettivamente dal villaggio come risposta alle soluzioni convenzionali di illuminazione fissa pubblica: da una vecchia bicicletta, una teiera in alluminio ed una batteria di moto, è stato creato un lampione portatile che fosse un utensile comunitario al servizio dell’educazione, del lavoro e delle manifestazioni religiose.
 
La mostra, grazie alle fotografie di vita diurna e notturna del diario di campo di Matteo, grazie ai video e alle installazioni, è stata allestita in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti e i volontari del Servizio Civile Nazionale del progetto #cultura#giovaniidee, arricchendosi dei racconti di Alassane Sangare di Bougouni e Issiaka Ly di Kamalé, con l’obiettivo di rievocare, restituire e comunicare gli ambienti, i contesti, le attività e le relazioni dei villaggi in cui la lampada viene ora usata.

La lampada é stata premiata dalla Città di Barcellona, pubblicata dal MoMA ed esposta permanentemente alla Biosfera di Montreal.
 


 
ORARI
da ottobre a marzo:
martedì – venerdì: 10-17
sabato e domenica: 10-18 (ultimo ingresso ore 17)
Chiuso: lunedì
da aprile a settembre:
martedì – venerdì: 10-18
sabato e domenica: 10-19 (ultimo ingresso ore 18)
Chiuso: lunedì
Sabrina Lastrico
Comunicazione

Di Staff_ReteGenova

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