10-20 ottobre 2017
PRIMA NAZIONALE
Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse / Teatro di Roma-Teatro Nazionale
DISGRACED
di Ayad Akhtar
traduzione e regia di Jacopo Gassmann
con Hossein Taheri, Francesco Villano, Lisa Galantini, Saba Anglana, Lorenzo De Moor
luci Gianni Staropoli
video Alfredo Costa
scene Nicolas Bovey
costumi Daniela De Blasio
assistente alla regia Mario Scandale
assistente scenografa Nathalie Deana
coproduzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Joseph Jefferson Award nel 2012 come miglior Nuovo testo
Premio Pulitzer 2013 per il Teatro
Obie Award 2013 per la Drammaturgia
Martedì 10 ottobre, ore 20.30 debutta in Prima Nazionale al Teatro della Tosse di Genova Disgraced, testo di Ayad Akhtar, autore americano di origini pakistane, vincitore del Pulitzer 2013 per il teatro, tra i maggiori successi drammaturgici degli ultimi anni. La traduzione e la regia sono di Jacopo Gassmann.
Lo spettacolo è coprodotto dal Teatro della Tosse di Genova e dal Teatro di Roma – Teatro Nazionale.
È la prima volta dopo l’anteprima milanese della scorsa estate, che questo testo viene rappresentato in Italia.
Disgraced resterà in scena a Genova al Teatro della Tosse fino al 20 ottobre 2017 mentre a Roma sarà sul palco del Teatro India dal 6 al 18 marzo 2018.
Disgraced è una moderna tragedia greca, ambientata in una Manhattan ricca, colta e liberale. Il testo ruota intorno a temi di fortissima attualità quali le potenziali tensioni fra le fedi religiose e il mondo odierno, la difficile e pur necessaria convivenza fra le diverse identità etniche, esplorando sia le possibili aperture ma anche le ipocrisie e i pregiudizi che spesso ne conseguono e che, come è stato sottolineato dalla critica,“tuttora segretamente persistono anche nelle cerchie culturali più progressiste”. Un testo tutto contemporaneo tra i più complessi di Ayad Akhtar, autore nato in America, ma di origini pakistane, scritto tra il 2011 e il 2013, e vincitore del Pulitzer per il teatro (2013).
Amir Kapoor, avvocato finanziario, educato e cresciuto in America ma di origini pakistane, sta velocemente scalando i gradini del successo allontanandosi, però, dalle sue radici culturali. Quando lui e sua moglie Emily , una pittrice newyorchese che sta portando avanti una ricerca su temi islamici, decidono di invitare a cena il noto curatore d’arte Isaac con sua moglie Jory,
quella che comincia come un’amichevole conversazione velocemente si trasforma in un acceso confronto su alcune delle più complesse questioni del dibattito politico e religioso contemporaneo. In un perfetto meccanismo drammaturgico, i rapporti umani fra i protagonisti ne verranno profondamente modificati.
Traduzione e regia sono di Jacopo Gassmann, che ha deciso di affidare i ruoli dei protagonisti a Hossein Taheri, Francesco Villano, Lisa Galantini, Saba Anglana e Lorenzo De Moor.
La scena firmata da Nicolas Bovey riproduce un ricco appartamento dell’Upper East Side di New York arredato alla moda. Le luci sono di Gianni Staropoli, video di Alfredo Costa mentre i costumi sono firmati da Daniela De Blasio.
Assistente alla regia Mario Scandale e assistente scenografa Nathalie Deana.
PROGETTO DISGRACED
I possessori del biglietto dello spettacolo Disgraced per la regia di Jacopo Gassman al Teatro della Tosse potranno assistere alle repliche di DISGRACED diretto da Martin Kusej al Teatro Carignano di Torino dal 9 al 29 ottobre al prezzo ridotto di € 10,00
NOTE
Jacopo Gassmann
“Disgraced” è un testo di chiara matrice americana, soprattutto nella misura in cui ognuno dei personaggi, a suo modo, sente fortemente sia il desiderio che la pressione di doversi allineare a un certo modo di essere dettato dalle narrazioni dominanti, che spesso costringono le minoranze ad interiorizzare un senso di oppressione: “la doppia coscienza”, come diceva Du Bois, “questa particolare sensazione di guardarsi sempre attraverso gli occhi degli altri”. Ed è all’interno di questo orizzonte, così fortemente esacerbato in seguito agli eventi dell’11 Settembre, che l’autore esplora quanto profonde possano essere le contraddizioni e le difficoltà di rappresentazione di sé per chi proviene da altri retaggi culturali e sta oggi cercando una sua identità nel nuovo paese d’adozione, come Amir Kapoor, moderna figura shakespeariana.
E’ l’autore stesso a fornirci un viatico al testo:“Vedo l’esperienza Americana come un qualcosa che è definito dal paradigma di rottura e rinnovamento, tipico del migrante: la rottura con il vecchio mondo, le vecchie abitudini, e il rinnovamento del sé in un luminoso ma difficile Nuovo Mondo… Noi celebriamo il rinnovamento ma non riusciamo ad elaborare la rottura. Questo fallimento indica la grande solitudine della vita americana.”
In uno scacchiere politico in perenne mutazione, sempre più soggetto a cicliche eruzioni di rabbia e irrazionalità, le identità conflittuali così palpabili in questo testo ci dimostrano quanto forte sia il disorientamento e quanto fragile possa essere la natura della tolleranza.
L’elemento che però, in ultima analisi, rende questa opera particolarmente viva (e toccante, a mio avviso) è la capacità dell’autore di porsi in ascolto di ciascuno dei suoi personaggi, avvicinandoli a noi nelle loro imperfezioni e vulnerabilità, nelle loro paure e contraddizioni. In questo modo non si può non arrivare a comprenderli, anche quando le differenze ideologiche sembrano mettere in scacco sia il loro che il nostro punto di vista.
Ayad Akhtar è un vero autore proprio nella misura in cui il suo teatro, nel chiamarci a una complessa verifica del nostro presente, non smette mai di rivelarci qualcosa di noi stessi.
BIOGRAFIA
Jacopo Gassmann
E’ nato a Roma nel 1980.Si laurea (Bachelor of Arts) in regia cinematografica alla New York University e, in seguito, consegue un Master of the Arts in regia teatrale alla Royal Academy of dramatic arts di Londra.
Durante la permanenza negli stati Uniti frequenta corsi di regia teatrale e cinematografica in diverse università americane (Harvard, UCLA) e realizza diversi lavori (corti, video-arte) tra cui About the house (2004, da un’opera di Julio Cortazar, “competizione video cineasti del presente” al Festival del film Locarno).
E’ autore di documentari tra cui: La Voce a te dovuta, presentato ai festival di Locarno, Cinemed Montpellier, Istanbul, Montreal New Cinema New Media, FIC Brasilia; Il più bel gioco del mondo, presentato in Campidoglio a Roma e al Genova film festival.
Nel 2005 cura insieme a Luca Sossella e firma la regia teatrale dello spettacolo Il minore ovvero preferirei di no con Roberto Herlitzka, sulla vita e l’opera di Ennio Flaiano (in scena all’Auditorium Parco della musica di Roma e ripreso nel 2008).
Negli anni successivi è responsabile delle selezioni artistiche del DocFest Palazzo Venezia (documentari sull’arte e sulla musica) e del Sole e Luna Doc Fest a Palermo (documentari sul Mediterraneo e sull’Islam), traduce e adatta numerosi testi teatrali dall’inglese all’italiano e collabora come docente con il Centro Sperimentale di Regia di Milano.
Tra il 2010 e il 2012 vive a Londra, dove dirige lo spettacolo Nocturnal di Juan Mayorga (presso il John Gielgud Theatre RADA di Londra) e lavora presso il dipartimento di drammaturgia del Soho Theatre.
Nel 2013 firma la regia teatrale de La Pace Perpetua di Juan Mayorga al Teatro Belli di Roma. Lo spettacolo è stato ripreso nel 2014 per una tournée italiana ( circuito AMAT Marche, Teatro Verdi di Padova, Elfo Puccini di Milano).
Nel 2015 inaugura la rassegna Trend Nuove Frontiere della Scena Britannica, firmando la traduzione e la regia di Confirmation di Chris Thorpe con Nicola Pannelli. Lo spettacolo è stato successivamente messo in scena in diverse città italiane.
Nel 2016 traduce Bull di Mike Bartlett per il Teatro Franco Parenti e cura la traduzione e regia di There has possibly been an incident di Chris Thorpe per Trend XV .
Nel 2017 dirige Disgraced di Ayad Akhtar, vincitore del premio Pulitzer 2013, per una coproduzione tra Teatro della Tosse e Teatro di Roma.
Lo spettacolo ha debuttato in estate alla Milanesiana e girerà l’Italia la prossima stagione.
Nell’autunno 2017, porterà in tournée Confirmation e There has possibly been an incident in un dittico sul teatro di Chris Thorpe.
E’ curatore della collana di teatro contemporaneo Green Room per Luca Sossella Editore.
Ufficio stampa -Teatro della Tosse
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Davide Bressanin
Ufficio stampa
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