Fwd: 19 ott. – Sonia Bergamasco e Orazio Sciortino portano l’Africa dei Nobel al Teatro Sociale di Camogli

Sonia Bergamasco al Teatro Sociale di Camogli (GE) con l’Africa dei Nobel e la musica di Orazio Sciortino. Prima Assoluta il 19 ottobre. Si replica il 20 ottobre al Museo Egizio di Torino.


Teatro Sociale di Camogli- venerdì 19 ottobre (ore 21)

Sonia Bergamasco in

AFRICAN NOVELS (Prima assoluta)

Melologo per voce e quartetti d’archi con NEXT-New Ensemble Xenia Turin

Da un’idea di Claudio Pasceri

Musiche originali di Orazio Sciortino

In collaborazione con EstOvest Festival 2018

Lo spettacolo sarà in scena al Museo Egizio di Torino sabato 20 ottobre.

 

L’edizione 2018 di EstOvest Festival avrà come tema “Luoghi immaginari”, indagando le modalità con cui la musica narra, accompagna e svela percorsi. Progetto centrale della manifestazione e profondamente legato alla più alta produzione letteraria del Novecento è African Novels. Si è immaginato di partire dalle pagine di sei grandi scrittori del continente africano, tutti insigniti del Premio Nobel. Wole Soynka, nigeriano, Nagib Mahfuz, egiziano, Nadine Gordimer, ebrea sudafricana, John Maxwell Coetzee, afrikaner sudafricano, Albert Camus, franco-algerino, e Jean-Marie Gustave Le Clèzio, franco-mauriziano.  A loro si ispira liberamente il giovane ma già affermato compositore siciliano Orazio Sciortino per la scrittura di cinque quartetti d’archi. La voce dell’attrice offre stralci di testi, interi racconti, frasi emblematiche che il compositore considera nella campata musicale. Non si tratta cioè di un’alternanza tra musica e lettura, bensì di un unico lavoro i cui ritmi ed i colori del suono, la cui architettura, nascono da un’unica fonte creatrice. Commissione del Festival EstOvest 2018, il lavoro di Sciortino è affidato ai musicisti di NEXT-New Ensemble Xenia Turin. Letteratura, Musica e Recitazione confluiscono in un unico canale, con l’obiettivo di creare un lavoro organico, fortemente simbolico ed evocativo.

Il progetto va nella direzione dell’Omaggio alle culture ed alla forza vitale del continente africano. Le Voci dei grandi letterati considerati hanno nature profondamente diverse, esigenze ed obiettivi distinti. Soynka è su una tessitura bruna ed intensa, pervasa di simboli ed elementi della tradizione animista. Mahfuz crea acquerelli delicati e raffinatissimi della vita di una brulicante Il Cairo. Coetzee è invece testimone lucido, etico e rigoroso di cronache e fatti apparentemente comuni. Gordimer traduce nei suoi romanzi un’umanità equilibrata e vibrante. Camus, genio assoluto del Pensiero del Novecento, algerino di Mondovì e giovanissimo Premio Nobel per la Francia, è emozionante e spietato nelle riflessioni, perfetto nelle proporzioni della lingua, intransigente di fronte all’incoerenza umana. E, infine, il franco-mauriziano Le Clèzio costruisce nelle sue opere  autentiche metafore dello spazio per raccontare in modo nuovo e visionario la città postmoderna e le sue contraddizioni.


È con queste lingue, con questi ritmi, con queste nature che si relaziona Sciortino. Sua è la scelta di creare un’ulteriore lingua, ulteriore ritmo, e natura adeguata a contenere i messaggi di tutti.

“La composizione di un brano musicale, specie quando deve soddisfare le richieste di una committenza, può comportare un periodo di studio e di riflessione preliminare sugli strumenti da impiegare, sulle tecniche compositive, sul contesto della prima esecuzione.” Dichiara il compositore. “Talvolta questa fase preparatoria può assumere i caratteri di un vero e proprio viaggio iniziatico dai tratti imprevedibili. Il sentiero percorso per arrivare alla mèta può diventare così più importante della meta stessa. E’ proprio il caso del mio lavoro African Novels. La commissione, da parte di EstOvest Festival, di una composizione ispirata a scrittori africani vincitori di premio Nobel, è stata per me il pretesto per approfondire una fetta di letteratura a me poco conosciuta. Così ho intrapreso l’approfondimento dei testi teatrali e delle poesie di Wole Soyinka, della narrativa di Nagib Mahfuz, e poi di John Maxwell Coetzee e Jean-Marie Gustave Le Clézio., rimanendo soggiogato dal fascino dei simboli, dei miti, degli archetipi, ma anche affascinato dall’impegno politico, dagli sguardi sulla storia recente, dall’integrazione tra cultura, lingua occidentale e tradizioni africane. Il tempo riservato per lo studio dei testi, nel caso di African Novels, è stato più lungo rispetto a quello della composizione stessa. Il lavoro, per quartetto d’archi, prevede la recitazione, a mo’ di melologo, di alcuni frammenti dei quattro autori citati. Non vi è dunque una vera e propria narrazione. I frammenti dei vari testi non seguono una stringente logica narrativa, ma sono legati tra di loro dalla drammaturgia musicale, che evidenzia gli stati emotivi e dà vita ad un racconto di suoni. La voce narrante quindi, più che raccontare una storia, si comporta come uno strumento dell’ensemble, interagendo con la fitta trama strumentale, divenendo parte di un gioco di contrappunti e di timbri, ma giocando anche il ruolo di “solista” nel lungo soliloquio centrale. In African Novels l’ascoltatore non è chiamato a compiere un itinerario esotico per terre lontane, ma a ritrovare nella propria cultura quegli elementi universali che non conoscono muri e ideologie.” 

 


Biglietti: €22 / under 26 €15 / under 12 €12

Biglietteria del Teatro Sociale Piazzale Matteotti 5, Camogli tel. 01851770529

Orari apertura biglietteria

Mercoledì dalle 11.00 alle 12.30, venerdì dalle 17.00 alle 18.30 – nei giorni di spettacolo 1 ora prima dell’orario di inizio. Nelle giornate di spettacolo un’ora e mezza prima dell’orario di inizio

N.B. Se non desiderate più ricevere questa comunicazione, contattate il mittente e provvederemo alla vostra cancellazione dalla mailing list.

Ufficio stampa Marzia Spanu

Di Staff_ReteGenova

Vedi anche

Anno della Preghiera: il manifesto con tutti gli appuntamenti diocesani

Arcidiocesi: Anno della Preghiera: il manifesto con tutti gli appuntamenti diocesani In vista del Giubileo …