Per Voce Sola – la claque 11-12

Martedì 11 dicembre alle ore 20.30 a La Claque

Per Voce Sola 2018

 

IX edizione

 

La premiazione-spettacolo

 

 

Martedì 11 dicembre alle ore 20.30 a La Claque di Genova si terrà la premiazione-spettacolo del concorso per autori di monologhi Per Voce Sola, premio fondato da Pier Mario Giovannone e Federico Faloppa e organizzato in collaborazione con la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse.

 

Tra i tanti testi arrivati da tutta Italia, la giuria, presieduta da Guido Davico Bonino, ha selezionato tre vincitori ex aequo e tre segnalati.

Vincitori: Lorenzo Bosio (Berggasse 19); Antonella Cautero (La processione); Giulia Morelli (Acque libere).
Segnalati: Antonio Carnevale, Adriano Marenco e Adriana Pignatelli.

 

I testi vincitori saranno letti durante la serata di premiazione dagli attori Pietro Fabbri e Sara Pesca, accompagnati alla chitarra dal maestro Armando Corsi, storico collaboratore di Ivano Fossati.

La serata si concluderà con la gioiosa irruzione del Coro popolare della Maddalena, diretto da Flavia Barbacetto, Giua e Stefano Cabrera.

 

Sia i testi vincitori sia i testi segnalati sono stati pubblicati dall’editore Nerosubianco in un volume disponibile a partire dalla serata di premiazione.

 

 

 

I vincitori

 

 

Lorenzo Bosio (Cuneo, 1971).

Scrittore umorista. Di sé ha detto: “La biografia è importante, ma non rende l’idea”.

Ecco l’incipit di Berggasse 19, monologo ironico e a tratti comico, che caricaturizza la figura di Sigmund Freud:

 

«Scommetto che quel tizio sta andando nello studio del Dottor Freud. Lo sapevo, l’ho capito immediatamente guardandolo in faccia.

Ho visto l’occhietto pazzo e mi sono detto: Questo va da Freud… sicuro-sicuro.

Io non so che tipo di problemi abbia, magari è uno psicopatico predisposto allo strangolamento, all’esportazione degli organi e al cannibalismo, o almeno questa è la prima impressione che ho avuto vedendolo arrivare…

Detto senza offesa eh… naturalmente…

Ma prima di rivolgersi al Dottor Freud, se potessi dargli un consiglio, gli direi di provare con le pacche sulle spalle.

Sembra una sciocchezza, ma avere qualcuno che ci assesta una buona dose di rassicuranti pacche sulle spalle a volte aiuta a posticipare il suicidio».

 

 

Antonella Cautero (Udine, 1974).

Insegnante di sostegno nella scuola primaria, ama le storie, da sempre. Le piace leggerle nei libri, ascoltarle dalle voci degli attori e dalle persone che incontra. Ogni tanto le piace scriverle e qualche volta recitarle. Ha imparato a raccontare storie anche con le mani, con la lingua dei segni, per condividerle con i suoi studenti sordi.

Ecco l’attacco de La processione, monologo lirico che dà a una donna claudicante di un paesino del profondo Sud:

 

«Stasera,

vicino a casa,

passa la processione della Madonna,

la Madonna del Carmelo.

Passa sempre,

ogni anno.

Io esco poco la sera,

mi vergogno a uscire la sera,

però quando stanno le processioni, escono tutti,

pure quelli che stanno peggio di me, e allora vado,

mi metto sul marciapiede al lato della strada

e aspetto».

 

 

Giulia Morelli (Parma, 1986).

Emiliana trapiantata a Roma, studiosa di teatro e critica teatrale, da qualche anno si occupa di teatro in televisione. Ha curato alcune drammaturgie e spera di continuare a farlo sempre di più e meglio.

Ecco un passo di Acque libere, un monologo che affronta con un pizzico di cinismo un tema molto attuale, quello delle migrazioni, immaginando un incontro in mare tra una nave da crociera e un barcone di migranti:

«Com’è come non è, mi rifaccio il guardaroba di palandrane di lino e scamiciati a fiori e mi ritrovo con la Milly un bel mattino al porto di Genova.

La nave è quella là, la più grossa di tutte, la Costa Simpatia.

Quando nel nome di qualcosa c’è l’aggettivo simpatia, non bisogna mai aspettarsi niente di buono».

 

 

 

Davide Bressanin

Ufficio stampa

Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS

www.teatrodellatosse.it

 

 

Di Staff_ReteGenova

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